EcoVadis Sustain 2022: 5 moniti che ci portiamo in azienda

March 30, 2022 IT EcoVadis IT

Il 14-15 marzo 2022 più di 3.200 partecipanti provenienti da 77 Paesi hanno partecipato a Sustain, l’evento annuale di EcoVadis che riunisce esperti del settore e opinion leader a livello globale intorno ai temi della sostenibilità, ESG, approvvigionamento sostenibile, sourcing e supply chain. #DestinationImpact, il focus di quest’anno, ha dato origine a dibattiti coinvolgenti relativi a tutte le questioni di sostenibilità più pertinenti e complesse che i leader degli acquisti stanno affrontando in un mondo sempre più imprevedibile. Questo blog riassume i cinque punti critici emersi dall'evento. 

1. Il tempo di agire è ora

Il filo conduttore di tutti i dibattiti di Sustain 2022 è stato il bisogno tassativo che le aziende agiscano con urgenza per risolvere le crisi di sostenibilità che hanno un impatto profondo sul nostro pianeta e sulle comunità di tutto il mondo. Come ha osservato Holly Elwood, Senior Advisor on the Environmentally Preferable Purchasing Program presso la US Environmental Protection Agency (EPA), "Il cambiamento climatico è alle porte, dobbiamo assolutamente agire il più velocemente possibile e usare tutti gli strumenti nella nostra cassetta degli attrezzi per fare progressi. Gli acquisti sono uno strumento chiave".

Una settimana dopo che l'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) ha rilasciato il suo rapporto Working Group II, l'ultimo di una lunga serie di pubblicazioni che illustrano l'urgente necessità di un'azione per il clima, la prospettiva di Elwood rispecchia il tema della conferenza del 2022, #DestinationImpact. Mentre l'impatto rimane un concetto in evoluzione, in termini generali è destinato a spostare l'attenzione dei leader aziendali dall'ambizione e dalla definizione degli obiettivi verso la produzione e la divulgazione di risultati concreti ed empiricamente misurabili. Come ha detto Uwe Schulte, Senior Advisor dell'European Governance & Sustainability Center al Conference Board: 

"Cosa intendiamo per impatto? Non è, per esempio, il numero di workshop che fate con i fornitori - quello è solo input. Non è il numero di audit dei fornitori - quello è solo output. Ciò che è rilevante è la riduzione permanente dell'impronta di carbonio, o l'aumento del numero di lavoratori nella vostra catena del valore che hanno un salario di sussistenza; questo lo chiamo impatto".

Puoi ascoltare l’intervento completo di Holly Elwood e Uwe Schulte nel panel 'Impatto: Parola di moda o appello all'azione?'  e scoprire di più su come EcoVadis sta aiutando le aziende a raggiungere un impatto sostenibile su scala nel  Network Impact Report 2022 di EcoVadis.  

2. Sfruttare la collaborazione intergenerazionale

La crisi climatica è una delle sfide più importanti che la nostra società sta affrontando per la salvaguardia del pianeta. Le aziende e i governi devono affrontare un problema così complesso e globale, come ad esempio l'aumento dei livelli di CO2 o la perdita di biodiversità, non singolarmente ma all’interno di una coalizione che persegue lo stesso obiettivo, con la consapevolezza che le decisioni sul clima prese (o non prese) dai leader di oggi comportano necessariamente profonde conseguenze per le generazioni future. Per questo motivo, come ha sottolineato Paul Polman, ex CEO di Unilever e autore di Net Positive, è il momento per i leader aziendali "non solo di dare ai giovani un posto al tavolo" quando si affrontano le questioni di sostenibilità, "ma di dare loro effettivamente il tavolo" e il potere di influenzare la politica.

Evelyn Acham, attivista per la giustizia climatica nata in Uganda e coordinatrice nazionale del Rise Up Movement, ha eloquentemente elaborato questo punto in una tavola rotonda incentrata su Invertire la tendenza sul clima: il momento è adesso "Non dare voce alle persone che stanno realmente vivendo la crisi climatica, le persone che sono realmente in prima linea, è uno dei maggiori ostacoli a una collaborazione efficace", ha sottolineato Acham. "La collaborazione intergenerazionale è la chiave per raggiungere la giustizia climatica".

Ester Galende-Sánchez, ricercatrice di politica climatica presso il Basque Center for Climate Change (BC3), ha fatto eco al sentimento della sua collega, sottolineando che "Dobbiamo iniziare ad aprire spazi decisionali per i giovani; dobbiamo costruire l'idea che le diverse generazioni possono imparare l'una dall'altra in modo bidirezionale, non solo le giovani generazioni dagli adulti".

Evelyn Acham e Ester Galende-Sánchez (da sinistra a destra, sullo schermo) in collegamento con i Co-CEO di EcoVadis, Pierre-François Thaler e Frédéric Trinel (seduti), e Julia Salant (in piedi) Head of Sustainability Innovation, durante Sustain 2022.

3. Adottare un approccio olistico alla sostenibilità

Acham ha inoltre osservato il complesso intreccio di impatti sociali e ambientali avversi che possono derivare da pratiche commerciali irresponsabili. "Le crisi ambientali e sociali sono concatenate; una crisi porta all'altra", ha osservato Acham. "Anche le soluzioni non sono isolate. Non possiamo raggiungere l'uguaglianza di genere o la giustizia sociale senza affrontare la crisi climatica". In questo contesto, Michelle Moore, Chief Procurement Officer di The Chemours Company, ha osservato che la sostenibilità non deve essere isolata nella strategia aziendale, o concettualizzata come una stretta competenza di un team, sottolineando che "è il lavoro di tutti e responsabilità di tutti".

Riconoscendo l'interdipendenza degli impatti sociali e ambientali negativi, e che la giustizia sociale va di pari passo con gli obiettivi climatici nella strategia di sostenibilità aziendale, la Diversità, l'Equità e l'Inclusione (DE&I) hanno costituito il fulcro di due dibattiti a Sustain 2022. Alla luce dei movimenti #MeToo e Black Lives Matter, la DE&I è diventata sempre più una priorità per i leader aziendali e di approvvigionamento; tuttavia, le persistenti disuguaglianze relative a genere, razza e orientamento sessuale nella forza lavoro aziendale a livello internazionale evidenziano l’urgenza di intraprendere più azioni.

In questo contesto, Keri Gilder, Chief Executive Officer di Colt Technology Services, ha sostenuto che i leader aziendali devono iniziare a considerare "la diversità come un imperativo strategico, non solo come un imperativo morale", facendo riferimento a una serie di fonti di dati empirici che dimostrano come una forza lavoro eterogenea sia allo stesso tempo più produttiva e più creativa. "È incredibile che ancora molte aziende non stiano guardando a questo", ha concluso Gilder. "Non si può ignorare la DE&I quando si parla di sostenibilità e si deve considerare l'intera catena di approvvigionamento".

Lisa Spice, Director of Global Strategic Sourcing & Supplier Inclusion di Levi Strauss & Co, e Anna Hakobyan, Global Supplier Diversity, Sustainability & Government Compliance Lead di AstraZeneca, hanno fatto eco a questa prospettiva in un panel incentrato su Diversità e inclusione nelle catene di fornitura globali. Proprio come Hakobyan ha inquadrato "Diversità e inclusione" come "un diritto e un punto di forza" per le aziende, Spice ha sottolineato che "Non potete permettervi di non avere una strategia sulla diversità. Un business di consumo ha bisogno di rappresentare chi sono i consumatori ed è un mondo e un mercato che cambia".

A questo proposito, la metodologia di valutazione di EcoVadis è l'unica in grado di sostenere le aziende nell'affrontare le complesse e correlate sfide di sostenibilità. EcoVadis valuta la performance di sostenibilità attraverso quattro temi - 1) Ambiente, 2) Lavoro e diritti umani, 3) Etica e 4) Acquisti sostenibili - e fornisce un rating complessivo che viene ponderato in base alle specificità delle dimensioni, della posizione e del settore di un'azienda. Scopri di più su come EcoVadis può aiutare la tua azienda a migliorare la performance di sostenibilità attraverso una serie di fattori di rischio sociale, ambientale ed etico.

Emily Rakowski, Chief Marketing Officer di EcoVadis, (seduta a sinistra) ha moderato una tavola rotonda con Kat Borlongan (seduta a destra), Holly Elwood (sullo schermo a sinistra) e Uwe Schulte (sullo schermo a destra) durante Sustain 2022.

4. Coinvolgere i fornitori in un viaggio di sostenibilità

Se da un lato è importante che le aziende promuovano la giustizia sociale e climatica mentre migliorano la performance di sostenibilità delle loro operazioni interne, rimane prioritario che i leader aziendali non perdano di vista l'importanza fondamentale delle catene di fornitura nel generare un impatto positivo su scala massima. Uno studio recente ha rivelato che il 70% degli impatti negativi della maggior parte delle aziende proviene dalla catena del valore. È quindi solo coinvolgendo i fornitori in un percorso di sostenibilità che i leader possono realizzare il pieno impatto di una strategia ESG. 

Lydia Elliott, in qualità di Supply Chains Manager della We Mean Business Coalition, è particolarmente sensibile su questo tema, e ha sottolineato che l'impegno dei fornitori sulla sostenibilità sta diventando sempre più "una parte fondamentale del business" in tutti i settori e regioni. "L’attenzione sul clima al più alto livello delle organizzazioni arriva fino alle catene di fornitura", ha osservato Elliott. "Quindi ci stiamo allontanando dai modelli Scope 3, e stiamo andando verso programmi tangibili con i fornitori, che prevedono una collaborazione molto attiva".

Matthew Eaton, Senior Manager for Responsible Sourcing di VMware, e Zorán Kohuth, Group Purchasing Excellence Director di Grundfos, hanno fatto eco a questa prospettiva in un panel incentrato sugli aspetti pratici della gestione della supply chain per quanto riguarda le questioni di sostenibilità. Entrambi hanno sottolineato l'importanza di ottenere un "executive buy in" come primo passo verso l'implementazione di un programma di acquisto responsabile, e hanno sottolineato la necessità di comunicare chiaramente con i fornitori per ottenere i risultati desiderati.

"All'inizio abbiamo incontrato molta resistenza da parte dei nostri fornitori", dichiara Kohuth. "Ma abbiamo comunicato loro la nostra ambizione e il desiderio che si uniscano. I nostri fornitori devono assolutamente condividere i nostri valori". Invocando l'aforisma dell'autrice Brené Brown, "Essere chiari è gentile e non essere chiari è scortese", Eaton ha sottolineato l'importanza di comunicare in modo trasparente e coerente con i fornitori riguardo ai processi e alle aspettative di sostenibilità.  

Una volta che i canali di comunicazione sono chiari e coerenti, ha aggiunto Eaton, i fornitori in genere seguono gli incentivi creati dall'azienda acquirente e producono un impatto positivo e sostenibile.  

Camille Messer, Global Strategic Accounts Manager, EcoVadis (in piedi), in collegamento con Bertrand Conquéret, Chief Procurement Officer & President of Global Supply Chain, Henkel (sullo schermo, a sinistra); Michelle Moore - Chief Procurement Officer, The Chemours Company (al centro); e Russell Chung - Chief Procurement Officer, University of California - Berkeley (a destra).  

5. Siate coraggiosi!

Tra i moniti lasciati dagli speaker di Sustain 2022, la richiesta che i leader aziendali siano più coraggiosi nell'agire sui temi della sostenibilità. Come ha sottolineato Kat Borlongan, Chief Impact Officer di Contentsquare: "viviamo sempre più in un mondo in cui non ci si può permettere di accumulare debiti morali".

Paul Polman, ex CEO di Unilever e autore di Net Positive, ha elaborato questo tema nel suo discorso di apertura, sottolineando che una strategia di sostenibilità in qualsiasi azienda deve "iniziare con lo scopo", perché "se lo scopo è abbastanza forte, il tuo coraggio è abbastanza forte". A questo proposito, Polman ha sostenuto che è essenziale che gli obiettivi di sostenibilità siano integrati olisticamente nelle strategie e nelle strutture organizzative delle aziende, al fine di generare il massimo impatto: "Dovete fare della sostenibilità la pietra angolare della vostra strategia aziendale; non può essere un'appendice gestita dal dipartimento CSR; deve essere il nucleo della vostra strategia". 

"La leadership coraggiosa si basa sul cuore", ha concluso Polman; "si tratta di riportare l'umanità nel business". Riflettendo sulle sfide imminenti del nostro pianeta e della società, è difficile concepire un messaggio più prezioso e risonante dalla conferenza.

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EcoVadis è l'azienda più affidabile al mondo di valutazioni di sostenibilità aziendale, intelligenza e strumenti collaborativi per il miglioramento delle prestazioni delle catene di fornitura globali. Supportate da una potente piattaforma tecnologica e da una squadra globale di esperti, le schede di sostenibilità di EcoVadis, di facile fruizione e attivazione, forniscono una visione dettagliata dei rischi ambientali, sociali ed etici di 200 categorie di acquisto e 175 paesi.

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