La strada verso zero emissioni nette

April 28, 2021 IT EcoVadis IT

I leader globali hanno condiviso le loro strategie a Sustain 2021

L'evento Sustain 2021 di quest'anno avrebbe potuto riguardare al 100% gli impatti sociali ed economici provocati dal Covid nella catena di fornitura. Ma dalla partecipazione e dalla risposta alla nostra tavola rotonda "Road to Net Zero", è emerso chiaramente che le riduzioni delle emissioni scope 3 sono ancora al centro dell'attenzione dei dirigenti aziendali e dei loro stakeholder.

E’ un bene che leader come Bill Gates e Larry Fink abbiano mantenuto l'azione per il clima una priorità. Con la COP26 all'orizzonte in cui verrà rinnovato l'accordo di Parigi, c'è una crescente consapevolezza - non solo tra gli amministratori delegati delle aziende ma anche tra i loro investitori e clienti - che fino al 90% dell'impatto ambientale di un'azienda può essere causato dalla catena di fornitura, mettendo a rischio le persone, le comunità e la reputazione del marchio.

Allo stesso tempo, i leader nella lotta ai cambiamenti climatici stanno affrontando le sfide della transizione dai modelli predittivi ai progressi misurati sulle riduzioni. Ciò significa coinvolgere, educare e responsabilizzare i propri partner di fornitura per ridurre le emissioni attraverso le catene del valore a livello globale.

Molte aziende di piccole e medie dimensioni sono solo all'inizio del loro percorso di decarbonizzazione. Vediamo decine di migliaia di fornitori ogni anno lottare per quantificare la loro impronta di carbonio e riferire correttamente le emissioni ad acquirenti e stakeholder. Eppure sappiamo che le emissioni prodotte all'interno della catena del valore rappresentano una parte sostanziale del totale complessivo delle aziende. Ecco perché da più di un anno abbiamo lanciato la nostra soluzione Carbon Action Module, che supporta i nostri clienti a intensificare il loro impegno e raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni fino allo zero netto.

A Sustain 2021 abbiamo ascoltato quattro leader del settore che hanno condiviso le loro best pratice per coinvolgere i fornitori nella riduzione delle emissioni in modo significativo e scalabile. Ecco alcuni punti chiave del loro intervento, utili per il percorso di decarbonizzazione.

"La sostenibilità non può essere secondaria"

Gulia Stellari, Director, Sustainable Sourcing, Digital and Carbon Solutions, Unilever

Guila Stellari di Unilever ha sottolineato “Le tue emissioni di Scope 3 sono le emissioni Scope 1 e 2 di qualcun altro. Questo è il motivo per cui la sostenibilità deve essere al centro della discussione con i fornitori nelle fasi iniziali di qualsiasi partnership”. Unilever si è fissata obiettivi climatici ambiziosi tra cui la riduzione del 50% dell'impronta di gas serra end-to-end dell'azienda, l’utilizzo al 100% di energia rinnovabile entro il 2030 e zero emissioni nette entro il 2039. Per raggiungere questi obiettivi, Unilever chiede ai suoi fornitori di fissare obiettivi SBTi e di essere trasparenti nella loro rendicontazione sui gas serra. In qualità di azienda di beni di consumo, per Unilever la collaborazione con i partner è importante  per riportare l'impronta di carbonio di tutti i prodotti che vende ai propri clienti. Se i fornitori di Unilever non sono in grado di condividere la loro impronta di gas serra e garantire trasparenza sui materiali che vendono, Unilever non è in grado di trasmettere tale trasparenza ai propri consumatori.

"Trasforma le ambizioni in azione"

Ralf Peters, VP of Procurement, Coca-Cola European Partners

I partner europei di Coca-Cola intendono ridurre del 30% le loro emissioni complessive di gas serra. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, Ralf Peters spiega che tutte le aree e processi dell'azienda devono essere sottoposti a cambiamenti fondamentali. Con oltre il 90% delle emissioni che si verificano nella sua catena di fornitura, Coca-Cola European Partners attribuisce grande importanza alla collaborazione con i fornitori. L'azienda incoraggia i suoi fornitori ad aderire all'iniziativa science-base target (SBT), a passare al 100% di energia rinnovabile per le operazioni relative ai prodotti e ai servizi prodotti e a condividere i dati sul carbonio della loro base di fornitura con i partner europei di Coca-Cola. Finora Ralf ha riscontrato una risposta incoraggiante con un terzo dei fornitori dell'azienda che ha aderito a queste tre attività chiave.

Un network di ambasciatori

Aurélia Tremblaye, SVP & Group CPO, Atos

Atos è stata una delle prime organizzazioni a collaborare con EcoVadis nel 2010. A quel tempo, l'obiettivo di Atos era incoraggiare i suoi fornitori a fare il primo passo nel loro viaggio verso la sostenibilità. Atos oggi lavora con più di 350 fornitori all'interno del network EcoVadis e ha ottenuto la valutazione Platinum. Queste pietre miliari motivano Aurélia Tremblaye a sostenere la decarbonizzazione all’interno della sua organizzazione, a tutti i livelli. Questo è il motivo per cui Aurélia ha creato una rete di ambasciatori per la decarbonizzazione degli acquisti in Atos, composta da persone del suo team e acquirenti situati in diverse regioni del mondo. Questi ambasciatori sono stati formati per diventare consulenti di fiducia per gli stakeholder, a garanzia dell’implementazione delle best practice di sostenibilità lungo la catena del valore.

Cooperazione e Tecnologia

Ernesto Dominguez Porta, President, Toyota Material Handling Europe

Toyota Material Handling Europe ha aderito alla World Intellectual Property Organization (WIPO) accettando di condividere le innovazioni con i fornitori per aiutarli a ridurre la loro impronta di carbonio. Ernesto Dominguez Porta afferma che il codice di condotta dell'azienda incoraggia i fornitori a suggerire idee e soluzioni innovative per aiutare a ridurre le emissioni lungo la catena del valore. Si incontrano ogni anno per discutere sia di come ridurre la loro impronta di carbonio collettiva sia di come utilizzare al meglio la tecnologia. L'obiettivo di Toyota è di essere zero emissioni e con 100% di energia pulita entro il 2030. Questo è il motivo per cui l'azienda richiede ai suoi fornitori di essere più efficienti in termini di sostenibilità e quindi a utilizzare meno energia. 

Per saperne di più su come le organizzazioni possono raggiungere l’obiettivo zero emissioni nette, guarda il video del panel dedicato di Sustain 2021

Informazioni sull'autore

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EcoVadis è l'azienda più affidabile al mondo di valutazioni di sostenibilità aziendale, intelligenza e strumenti collaborativi per il miglioramento delle prestazioni delle catene di fornitura globali. Supportate da una potente piattaforma tecnologica e da una squadra globale di esperti, le schede di sostenibilità di EcoVadis, di facile fruizione e attivazione, forniscono una visione dettagliata dei rischi ambientali, sociali ed etici di 200 categorie di acquisto e 175 paesi.

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