I risultati di un nuovo report identificano le emissioni Scope 3 come un rischio finanziario e forniscono una tabella di marcia per proteggere i profitti e rafforzare la resilienza della catena di approvvigionamento
Milano, 24 settembre 2025 – Ignorare le emissioni della catena di approvvigionamento (Scope 3) potrebbe costare alle aziende oltre 500 miliardi di dollari in passività annuali a livello globale entro il 2030, secondo il Carbon Action Report 2025 di EcoVadis e Boston Consulting Group (BCG), intitolato Scope 3: From Unmanaged Risk to Untapped Opportunity.
Questo avvertimento giunge in un momento di crescente pressione su due fronti: i rischi fisici, dovuti agli impatti diretti del cambiamento climatico, e i rischi di transizione, derivanti dai cambiamenti nelle politiche, nei mercati e nella tecnologia, mentre l'economia globale si sposta verso un futuro a basse emissioni di carbonio.
Le emissioni Scope 3 sono 21 volte superiori a quelle combinate degli Scope 1 e 2, ma solo il 24% delle aziende le monitora e solo l'8% si prefissa obiettivi di riduzione. Il report, tuttavia, sottolinea che investire oggi in azioni per il clima a livello di catena di approvvigionamento può generare un ROI da tre a sei volte superiore, prevenendo i costi futuri legati alla regolamentazione del prezzo del carbonio.
"I rischi finanziari dell'inazione climatica sono chiari, ma lo sono anche le opportunità", ha dichiarato Pierre-François Thaler, co-fondatore e co-CEO di EcoVadis. "Affrontando le emissioni Scope 3, le aziende possono proteggere la loro redditività e costruire una catena di approvvigionamento più resiliente. È il momento di agire, e il modo più efficace per iniziare è lavorare con i fornitori, dove si trova la maggior parte delle emissioni."
Il report indica cinque azioni più incisive che le aziende possono utilizzare per passare dalla consapevolezza all'azione e accelerare la decarbonizzazione della catena di approvvigionamento:
1. Coinvolgimento dei fornitori: coinvolgere i fornitori sull'ambizione e sulla necessità di un'azione per il clima, e collaborare per lanciare attività congiunte di riduzione delle emissioni.
2. Misurazione delle emissioni: creare un inventario dei gas serra (GHG), con monitoraggio delle operazioni (inclusi i dati a livello di prodotto come azione successiva).
3. Team di gestione allineato al clima: istituire un gruppo dedicato che stabilisca e si faccia carico dell'agenda aziendale a basse emissioni di carbonio.
4. Piano di transizione climatica: definire una strategia per la transizione verso un modello di business a basse emissioni di carbonio.
5. Budget per la riduzione delle emissioni: assegnare un budget dedicato per finanziare le iniziative di decarbonizzazione a livello aziendale.
“Se vogliamo raggiungere 1,5°C, o almeno rimanere entro i 2,0°C, i prossimi cinque anni sono cruciali”, ha detto Diana Dimitrova, Managing Director e Partner di BCG. “Le emissioni della catena di approvvigionamento sono 21 volte superiori a quelle Scope 1 e 2, il che le trasforma da un semplice obbligo di conformità a un fattore chiave per i risultati finanziari. Ci sono in gioco oltre 500 miliardi di dollari in passività annuali, ma un'azione decisa può generare resilienza e profitti.”
L'analisi principale del report si basa sui dati di EcoVadis derivanti da oltre 133.000 valutazioni del carbonio su 83.000 aziende in tutto il mondo, combinati con l'analisi statistica e basata sui dati di BCG per identificare i fattori più incisivi delle performance dello Scope 3.
Il report completo Carbon Action Report 2025, Scope 3: From Unmanaged Risk to Untapped Opportunity, è disponibile qui.
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EcoVadis è un'azienda guidata da uno scopo, la cui missione è incorporare le informazioni sulla sostenibilità in ogni decisione aziendale a livello globale. Grazie a valutazioni globali, affidabili e attuabili, aziende di tutte le dimensioni si affidano alle analisi dettagliate di EcoVadis per conformarsi alle normative ESG, ridurre le emissioni di gas serra e migliorare le prestazioni di sostenibilità delle loro attività e della catena del valore in 220 settori industriali e 185 Paesi. Leader come Ferrero, Lavazza, Rete Ferroviaria Italiana, BASF, Bridgestone, Johnson & Johnson, L’Oréal, Unilever e JPMorgan sono tra le oltre 150.000 aziende che utilizzano gli strumenti di valutazione, gestione del rischio e delle emissioni di carbonio e la piattaforma di e-learning di EcoVadis per accelerare il loro percorso verso la resilienza, la crescita sostenibile e l'impatto positivo a livello mondiale. Per saperne di più: ecovadis.com/it; X e LinkedIn.
Boston Consulting Group (BCG), nata nel 1963, è oggi leader della consulenza strategica, con più di 90 uffici in 50 paesi e 30.000 professionisti. BCG è al fianco dei clienti in diversi settori e geografie per identificare insieme le opportunità a maggior valore aggiunto, affrontare le sfide critiche e aiutarli nella trasformazione del business. Presente nel nostro Paese da oltre trent’anni, BCG Italia opera attraverso i due uffici di Milano e Roma ed è alla guida del Sistema East Mediterranean and Caspian.
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