Quattro fattori per ripensare le catene di fornitura globali e prepararsi alla ripartenza

May 19, 2021 IT EcoVadis IT

Quattro fattori per ripensare le catene di fornitura globali e prepararsi alla ripartenza

Man mano che ci lasciamo alle spalle la situazione surreale del 2020, chiedendoci se questa è già la nuova normalità o, in caso contrario, come sarà la nuova normalità, ci rendiamo conto che dobbiamo ripensare praticamente a tutto. La pandemia COVID-19 ha messo in ginocchio le società e le economie, scoprendo le principali faglie e fragilità dei sistemi attuali. Le catene di approvvigionamento globali non fanno eccezione. Quando si tratta di resilienza, rappresentano il rischio maggiore ma, allo stesso tempo, sono la più grande leva di opportunità per aiutare le imprese a tenere il passo con i rapidi cambiamenti in atto in un panorama economico profondamente alterato dalla pandemia.

Quando aumentano le pressioni su sostenibilità e trasparenza, dobbiamo ripensare in modo strategico come affrontiamo, valorizziamo, costruiamo e ottimizziamo le catene del valore. Per aiutarti in questo percorso, abbiamo individuato quattro fattori chiave che hanno avuto un impatto sulla tua attività nel corso degli ultimi 18 mesi e i diversi approcci che i professionisti delle catena di fornitura stanno adottando per vincere le nuove sfide e continuare a crescere. 

#1 Ripensare la strategia della catena di approvvigionamento

Per troppi anni le catene di approvvigionamento sono state considerate un costo e un rischio da gestire. Si è puntato all’efficienza con tattiche come la riduzione dei costi e la diminuzione delle scorte come i principali motori della strategia di approvvigionamento.

Ma la pandemia ci ha insegnato che interi sistemi sanitari e persino le economie potrebbero fermarsi a causa dei fallimenti della catena di approvvigionamento. Di conseguenza, la resilienza della supply chain è passata da un argomento tecnico a un elemento di differenziazione strategico al centro delle riunioni aziendali e governative. Il neoeletto Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha introdotto un ordine esecutivo sulla catena di fornitura americana, sottolineando la necessità di resilienza, diversità e sicurezza nazionale.

È indispensabile passare dall’approccio tattico just-in-time a quello just-in-case. È tempo di reimmaginare la catena di fornitura come un network per creare valore e rafforzare l'innovazione. E questo aiuterà a rispondere più rapidamente alle mutevoli condizioni aziendali e a cogliere le opportunità. Per accelerare questo cambiamento, l'approvvigionamento deve collaborare con ogni partner della catena del valore sulla sostenibilità, avere parametri comuni e concentrarsi sulle prestazioni e sul miglioramento della sostenibilità.

Come puoi radunare la tua squadra e agire? Ecco cinque consigli per iniziare:

#2 Ripensare la partecipazione alla catena del valore

La pandemia ha anche esacerbato profonde disuguaglianze sociali e razziali, favorendo nuove conversazioni su come possiamo costruire un futuro più equo. Gli eventi del 2020 hanno evidenziato l'importanza del pilastro "sociale" degli ESG per le aziende e i loro stakeholder. Mentre le fabbriche si affrettavano ad aumentare la produzione nonostante la carenza di personale e le misure di lockdown dei governi, le catene di fornitura erano esposte a rischi ancora maggiori associati ai diritti dei lavoratori, al lavoro minorile e alla schiavitù moderna.

Ma l'accelerazione delle disuguaglianze si osserva non solo tra gli individui e le comunità, ma anche tra le imprese. Mentre alcune stanno andando bene nonostante la pandemia, altre hanno sofferto significativamente e potrebbero non riprendersi più. Dobbiamo ripensare a come cresciamo in modo inclusivo attraverso la solidarietà negli ecosistemi.

Fortunatamente, stiamo già assistendo a segnali positivi in questo ambito. Alcuni dei nostri clienti hanno fornito finanziamenti e pagamenti immediati a fornitori a corto di liquidità. Altre aziende hanno condiviso la forza lavoro o riproposto le linee di produzione per far fronte alla carenza di attrezzature sanitarie.

In futuro, le pratiche di acquisto responsabili saranno fondamentali per la resilienza dei nostri ecosistemi. Inoltre, promuovendo la diversità dei fornitori e una maggiore diversificazione nella forza lavoro dei nostri partner commerciali, possiamo rafforzare le nostre comunità.

#3 Ripensare la finanza: da vincolo a opportunità

Per anni i vincoli finanziari sono stati più un collo di bottiglia che un fattore abilitante per progetti e azioni di sostenibilità. I sostenitori della sostenibilità spesso avevano dei progetti bloccati, ad esempio, perché il CFO era diffidente nei confronti di un "tempo del ROI troppo lungo".

Ma la pandemia ha cambiato questo modo di pensare e si è verificato il passaggio "da vincolo a opportunità". Infatti, gli esperti dicono che la sostenibilità è la più grande opportunità economica dei nostri tempi.

Nei mercati pubblici, ESG  e finanza sostenibile sembrano essere la priorità numero uno sia per le banche che per i CFO. Negli ultimi 18 mesi, 288 miliardi di dollari sono stati incanalati in attività sostenibili da fondi comuni di investimento e fondi negoziati in Borsa (ETF), con un aumento del 96% rispetto al 2019. Quasi ogni "operazione di guadagno" ha criteri ESG all'ordine del giorno. 

Ma questa è solo la punta dell'iceberg: i fondi ESG si rivolgono solo alle prime 10.000 società quotate. Rimane quindi aperta l’enorme opportunità di offrire incentivi finanziari ai circa cinque milioni di imprese nelle catene di approvvigionamento globali, molte delle quali non sono quotate e/o alle piccole e medie imprese. Come afferma un recente studio di McKinsey, già 7 trilioni di dollari dei 17 trilioni di dollari del commercio globale della catena di approvvigionamento vengono affrontati da soluzioni di finanziamento della supply chain. Immaginiamo di poter applicare un criterio di sostenibilità a questa opportunità. Le principali istituzioni finanziarie come JP Morgan, ING e le FinTech come Taulia stanno già lavorando con grandi acquirenti e clienti per integrare i rating di sostenibilità nelle loro offerte di prestito e finanziamento, in particolare per le società non quotate e per le PMI.

Come intendi trasformare la tua parte di questi 17 trilioni di dollari per sfruttare la finanza come incentivo per la crescita sostenibile della tua base di approvvigionamento? I programmi più efficienti allineano gli strumenti e le misurazioni ESG con i programmi di approvvigionamento sostenibile. In questo modo, puoi creare incentivi, come tassi di finanziamento ridotti, per i fornitori che hanno buone prestazioni di sostenibilità. Questo rappresenta un potente business case per mobilitare i tuoi colleghi dell’approvvigionamento, del finance e i team di branding e marketing aziendali per supportarti nel lancio o nella ricostruzione del tuo programma di approvvigionamento sostenibile e avere un impatto maggiore.

 #4 Ripensare il monitoraggio: da analogico in loco a digitale da remoto

La pandemia COVID ha anche accelerato il passaggio "da analogico in loco a digitale da remoto". Tutti abbiamo intensificato le nostre attività in modalità digitale, con i voli internazionali sospesi e gli uffici costretti a lavorare a distanza praticamente da un giorno all’altro. Quando si parla di acquisti responsabili, l'annullamento degli audit ha spinto le aziende a espandere ed esplorare le opzioni digitali, che - tra i tanti vantaggi - sono scalabili e favoriscono la trasparenza in modo esponenziale.

In un sondaggio McKinsey del maggio 2020, il 79% degli intervistati ha dichiarato di pianificare investimenti nella digitalizzazione delle catene di fornitura. La spinta ad accelerare la trasformazione digitale è stata anche indicata come un fattore chiave in grado di garantire la resilienza nel documento di KPMG Building Supply Chain Resilience Through Digital Transformation . Lo studio ha accertato che questo approccio non solo favorisce una catena di approvvigionamento a prova di futuro, ma abilita anche una "nuova agilità".

Questo è il nostro mandato per #Rethink: la velocità e la scalabilità del digitale possono guidare la trasparenza in modo esponenziale, le innovazioni emergenti arricchire la qualità dei dati, raggiungere una copertura globale e trasmettere avvisi e intelligenza alla velocità della luce del digitale.

Leggi la guida in 5 passaggi per avviare o accelerare il tuo programma

Informazioni sull'autore

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EcoVadis è l'azienda più affidabile al mondo di valutazioni di sostenibilità aziendale, intelligenza e strumenti collaborativi per il miglioramento delle prestazioni delle catene di fornitura globali. Supportate da una potente piattaforma tecnologica e da una squadra globale di esperti, le schede di sostenibilità di EcoVadis, di facile fruizione e attivazione, forniscono una visione dettagliata dei rischi ambientali, sociali ed etici di 200 categorie di acquisto e 175 paesi.

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