EcoVadis, il fornitore più affidabile al mondo di valutazioni di sostenibilità aziendale, ha pubblicato la quarta edizione del report annuale Sustainability Risk & Performance Index. Lo studio include approfondimenti dalle valutazioni della supply chain globale con analisi dei risultati di sostenibilità di oltre 40.000 aziende che sono state valutate da EcoVadis tra il 2015 e il 2019.
Overview dei risultati globali
Più della metà delle aziende valutate ha ricevuto un punteggio pari o superiore a 45, il che significa che sono almeno “impegnate” in iniziative di sostenibilità. La percentuale di aziende con più di 65 punti, che indica un approccio “avanzato”, o superiore a 85, ossia un approccio “eccezionale” alla sostenibilità, sta gradualmente aumentando. A partire dal 2,7% del 2015, il dato è più che raddoppiato nel 2019 raggiungendo il 6,3%. Tra le aziende ad alto rischio di sostenibilità, ovvero le aziende con un punteggio inferiore a 25, la proporzione rimane intorno al 4 per cento. Per scoprire tutti i risultati e le tendenze a livello globale: Business Sustainability Risk & Performance Index .
L’Europa si conferma leader
Lo studio rivela che nel 2019 le PMI e le grandi aziende europee hanno ottenuto prestazioni significativamente migliori in tutte le aree tematiche rispetto alla media globale.
Il punteggio medio complessivo in Europa è di 50,9 punti per le PMI e di 51,9 punti per le grandi imprese contro rispettivamente i 45,9 punti e 43 punti delle aziende statunitensi, che mostrano un impegno minimo sui temi della sostenibilità, che trova conferma anche nei singoli temi.
Nella scala di rating EcoVadis, un punteggio complessivo compreso tra 45 e 64/100 corrisponde a un basso rischio di problemi etici, sociali ed ecologici e a una performance di sostenibilità “buona”, ovvero:
- sussistono prove di un approccio strutturato e proattivo alla sostenibilità
- sono state dimostrate strategie e misure concrete su argomenti importanti
- è disponibile il reporting CSR/sostenibilità di base sulle misure o sugli indicatori di performance più importanti.
Una valutazione superiore a 65 indica prestazioni avanzate e superiore a 85 indica prestazioni eccellenti.
L’Italia registra un miglioramento delle performance di sostenibilità più alto degli altri paesi europei*
Nella valutazione complessiva, le grandi aziende italiane registrano un punteggio di 48,8 mentre le PMI raggiungono il 52,4 pari ad un aumento rispettivamente di 1,9 e 2,6 punti rispetto al 2018 e 2,8 e 4,5 rispetto al 2017. Per le PMI si osserva un rating medio più alto rispetto alle grandi aziende che per il 2019 aumenta notevolmente con una differenza di 3,6 punti.
Inoltre, le PMI italiane hanno superato la media europea di 51,5 dimostrando migliori performance di sostenibilità. Per le grandi aziende, invece, il punteggio medio italiano scende al di sotto della media europea complessiva di 51,5 nel 2019, dove le grandi aziende di Svezia, Paesi Bassi, Francia e anche Regno Unito hanno ottenuto le performance migliori.
Tuttavia, un risultato positivo per tutti i paesi europei è che, ad eccezione delle grandi aziende del Regno Unito, entrambe le categorie hanno ottenuto un miglioramento continuo della media complessiva negli ultimi 3 anni e si assestano al di sopra del punteggio di 45 che indica che le aziende europee sono mediamente impegnate sul tema della sostenibilità e hanno un basso rischio di problemi etici, sociali ed ecologici.
PMI italiane: i settori più performanti
Il report annuale di EcoVadis ha analizzato anche l’impegno di sostenibilità per settori. I primi 3 settori delle PMI italiane che hanno ottenuto il miglior punteggio medio complessivo nel 2019 sono edilizia (59,5); finance, legal e consulting (55,1); industria pesante (52,9).
Mentre i settori che hanno registrato il maggior incremento delle prestazioni di sostenibilità nel periodo dal 2017 al 2019 sono finance, legal e consulting con una crescita dell’11,1; industria leggera (+4,8) e trasporti (+4,6).
Ad ogni modo, come si evidenzia nel grafico sotto, nel 2019 tutti i settori delle PMI analizzati hanno registrato un miglioramento delle prestazioni.
Performance dei settori nei singoli ambiti
La valutazione EcoVadis è il risultato della somma dei punti assegnati analizzando quattro temi centrali: Ambiente, Lavoro e Diritti Umani, Etica e Approvvigionamento Sostenibile.
Il tema in cui le PMI italiane si sono impegnate maggiormente e hanno ottenuto la valutazione media complessiva più elevata nel 2019 è quello del Lavoro e Diritti Umani (LAB) con il punteggio di 54,1, seguito da Ambiente (52,7), Etica (49,4) e Approvvigionamento Sostenibile (42,2) che rimane al di sotto della soglia di 45 che indica un rischio medio. Anche in questa classifica le PMI dimostrano sul tema del Lavoro e Diritti umani un impegno serio se confrontiamo il punteggio ottenuto (54,1) con la media europea di 53,1 punti che scende a 49,5 per la media globale.
I settori che sul tema Lavoro e Diritti Umani sono stati più performanti sono edilizia 63,5, trasporti 54 e finance, legal, consulting 57,7. Quest’ultimo ha ottenuto il miglior incremento in assoluto rispetto a tutti i settori analizzati sul tema Ambiente, con un aumento negli ultimi 3 anni di 26 punti.
Se consideriamo i dati degli ultimi tre anni, l’ambito in cui le aziende si sono impegnate maggiormente è l’Ambiente con un salto di 6 punti nel 2019 rispetto al 2017, fanalino di coda anche in questo caso il Procurement Sostenibile con un miglioramento di soli 1,5 punti.
I risultati e approfondimenti completi sulle prestazioni di sostenibilità nei diversi settori, paesi e regioni sono consultabili nel Business Sustainability Risk & Performance Index 2020 e nel tool online.
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