Giunto alla sua settima edizione, il nostro Business Sustainability Index, pubblicato di recente, si basa sui dati di oltre 100.000 valutazioni EcoVadis condotte tra il 2018 e il 2022 per esplorare lo stato della sostenibilità della supply chain a livello globale. L’Index ha un’ampia portata, ma in questo articolo esaminiamo più da vicino le aziende italiane, sia in termini di performance di sostenibilità, sia mettendole a confronto con le aziende europee più performanti.
Sta crescendo rapidamente il numero di aziende italiane che utilizza i nostri rating e la nostra piattaforma per valutare le proprie prestazioni di sostenibilità e costruire relazioni più solide con i clienti regionali e globali. Solo nel 2022 sono state effettuate più di 2.000 valutazioni delle aziende italiane, in diverse categorie e in un'ampia gamma di settori. Si tratta di una crescita del 51% dei rating dal 2021, che pone l'Italia dietro solo a Germania e Francia tra i paesi europei con il maggior numero di valutazioni. I team di approvvigionamento di tutta Europa e non solo sfruttano questo set di dati sempre più autorevole per valutare le prestazioni dei fornitori e identificare partner commerciali italiani che possano aiutarli a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità e conformità.
Aziende di tutte le dimensioni fanno progressi costanti: le grandi aziende migliorano più rapidamente
Le aziende italiane continuano a fare progressi costanti in materia di sostenibilità, con la media complessiva di EcoVadis che è salita a 56,2 nel 2022, 1,2 punti in più rispetto al benchmark europeo. Ciò colloca l'azienda tipica a un livello di performance «buona» della nostra scala di valutazione (45-64), che indica la presenza di un sistema di gestione della sostenibilità strutturato e di politiche e azioni su una serie di sfide chiave. Mentre le piccole e medie imprese (25-999 dipendenti) superano di poco la media generale, sono le grandi aziende (oltre 1.000) ad aver fatto i maggiori progressi dal 2018 guadagnando ben 2,5 punti dal 2021. Questa tendenza rende le grandi aziende italiane un po' anomale nella rete EcoVadis, poiché le PMI stanno progredendo più rapidamente nella maggior parte dei Paesi. A livello europeo, le grandi aziende hanno una media simile a quella delle PMI, ma dal 2018 hanno guadagnato solo 3,9 punti rispetto ai 6,8.
Punteggi italiani per dimensione aziendale (2018-2022)
Le aziende italiane sono tra i leader nella maggior parte dei temi di EcoVadis
Le società italiane sono attualmente seste al mondo per punteggio complessivo: a 2 punti da Lussemburgo, Francia e Svezia e a pochi punti da Finlandia e Norvegia. I 6,5 punti guadagnati dall'Italia dal 2018 le hanno permesso di ridurre il divario di prestazioni rispetto a Francia, Svezia e Finlandia.
I 20 migliori Paesi al mondo per media complessiva (2022)
La media complessiva dei punteggi è determinata dalla performance di un'azienda in base a 21 criteri chiave (e molti altri sottocriteri) relativi a quattro temi di sostenibilità: ambiente, lavoro e diritti umani, etica e approvvigionamento sostenibile. Le aziende italiane della rete EcoVadis stanno ottenendo risultati particolarmente positivi sul tema del lavoro e dei diritti umani, e nel 2022 hanno quasi superato il traguardo dei 60 punti. Questo le colloca al quinto posto e a soli due punti dalla Finlandia, leader mondiale. I progressi su questo tema dal 2021 sono stati trainati dai miglioramenti realizzati dalle aziende nei settori ICT (+4,4 punti), dei trasporti (+3,2), della produzione pesante (+2,0) e della produzione avanzata (+1,8). Sebbene le aziende del settore delle costruzioni siano ancora all'avanguardia sul tema con un certo margine, la loro media è scesa di oltre un punto nell'ultimo anno. In linea con la tendenza generale dei punteggi, le grandi aziende italiane seguono di poco le PMI su questo tema, ma hanno fatto più progressi dal 2018 e hanno guadagnato ben 3 punti nell'ultimo anno.
Progressi consistenti sono stati compiuti anche sui temi di ambiente ed etica, con l'Italia rispettivamente al 6° e 5° posto nel mondo (tra i Paesi con più di 100 valutazioni). I progressi sul tema ambiente sono guidati da aziende di tutte le dimensioni, ma è l'unico tema in cui le grandi aziende italiane stanno superando le PMI in termini sia di media che di progressi compiuti dal 2018. Il grafico seguente mostra la distribuzione delle imprese tra i livelli di performance di EcoVadis nei principali Paesi europei. Circa il 30% delle aziende italiane ha un punteggio superiore a 65 sul tema ambiente. Questo indica che sono state messe in atto forti politiche ambientali e stanno implementando una serie di buone pratiche. Nel 2022, il 34% delle aziende europee ha acquistato o generato energia rinnovabile, il 29% ha formato i propri dipendenti su argomenti relativi a energia e clima, e il 26% ha condotto verifiche sull’impatto delle proprie operazioni in termini energetici e di emissioni di carbonio. Le aziende italiane leader stanno contribuendo ad aumentare il numero di imprese che adottano queste pratiche.
Distribuzione delle prestazioni dei Paesi europei sul tema dell'ambiente nel 2022
Le aziende italiane devono essere proattive sull'approvvigionamento sostenibile
I nostri dati mostrano che l'approvvigionamento sostenibile rimane una sfida importante per le aziende di tutto il network. Dopo anni di calo, il punteggio globale sul tema ha avuto un’inversione di tendenza nel 2021 e ha continuato a crescere nell'ultimo anno. Tuttavia, le aziende italiane hanno reagito prima, registrando guadagni annuali piccoli ma consistenti a partire dal 2018. Con una media per questo tema di 44,9, sono in linea con il benchmark europeo ma rimangono a quasi 5 punti dalla Norvegia, leader mondiale. Con la nuova ondata di leggi sulla due diligence nella catena di fornitura che sta attraversando l’Europa, dal Transparency Act norvegese al LKSG tedesco, le aziende che operano in tutto il continente devono essere pronte a esaminare più a fondo le proprie catene di approvvigionamento per identificare e affrontare sistematicamente gli impatti sociali e ambientali. Inoltre, con l'imminente direttiva dell'UE sulla due diligence per la sostenibilità delle imprese che avrà un impatto diretto su un numero significativo di grandi aziende italiane e indirettamente su molti piccoli fornitori del Paese, è giunto il momento di prepararsi.
Andare oltre la conformità è una mossa vincente
La conformità è solo uno dei vantaggi dell'adozione di un approccio proattivo alla sostenibilità in tutte le operazioni e nella catena di fornitura. Il nostro recente studio realizzato in collaborazione con Bain & Company ha rilevato legami convincenti tra la leadership ESG e la performance finanziaria. I leader della rete (top 10%) per quanto riguarda l'utilizzo di energia rinnovabile e la maturità in termini di emissioni di carbonio non solo si stanno decarbonizzando più velocemente, ma registrano anche margini di redditività medi superiori di circa 4 punti percentuali rispetto alle aziende di fascia media. Per quanto riguarda la DEI, le aziende che rientrano nel top 25% del network in termini di equità di genere a livello dirigenziale e direttivo hanno tassi di crescita e redditività significativamente più elevati rispetto a quelle che si trovano nel 25% inferiore. La maturità sul tema degli acquisti sostenibili risulta inoltre strettamente legata a una migliore performance finanziaria, in particolare tra le società europee. Anche se meno evidenti, molti di questi risultati sono validi per le aziende che non sono ancora «leader», ma che sono state in grado di uscire dalle categorie Insufficiente/Parziale (0-45) e di conquistare il livello Buono (45-64).
Quasi un quarto di tutte le aziende italiane valutate nel 2018 si sono attestate a un livello parziale (25-44) o inferiore in termini di sostenibilità. Il grafico seguente mostra come sottoporsi periodicamente a una valutazione EcoVadis possa aiutare le aziende a migliorare e uscire da questa fascia di rischio. Tra le aziende valutate nel 2018 e nuovamente nel 2022, la quota di quelle a livello parziale è scesa ad appena l'8% mentre il numero a livello avanzato è più che triplicato. La maggior parte delle aziende che nel 2022 hanno raggiunto una performance avanzata proveniva dal livello inferiore, ma un piccolo gruppo che si è impegnato molto è riuscito a passare al livello avanzato da quello parziale.
Progressione delle aziende italiane valutate nel 2018 e nuovamente nel 2022
Un numero crescente di aziende italiane della rete EcoVadis sta scoprendo che, con le informazioni e il supporto giusti, sono in grado di ridurre costantemente i rischi in tutte le loro operazioni e trasformare le sfide della sostenibilità in opportunità. Ciò le aiuta a segnalare ai clienti, in Italia e all'estero, che sono pronte a soddisfare i crescenti requisiti normativi e ad aiutare i loro partner a passare dalla semplice gestione del rischio al miglioramento e alla creazione di valore. Queste sono solo alcune delle conclusioni dell'Index di quest'anno: leggi il report completo per una prospettiva globale e ulteriori approfondimenti per regione, tema e settore.
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