Quest’anno il B2B Sustainability Forum ha avuto un’edizione tutta italiana. I tempi erano maturi grazie alla presenza consolidata di EcoVadis nel nostro Paese e per l’aumento del numero di aziende italiane consapevoli dell’importanza dell’attivazione di pratiche sostenibili e impegnate su questo fronte.
L’evento virtuale è stato un successo e ha visto la partecipazione di diversi clienti italiani di varie industry, che hanno accolto l’invito a raccontare la loro esperienza. Professionisti in ambito procurement, approvvigionamento, sostenibilità e supply chain si sono riuniti per illustrare i piani aziendali e le azioni implementate nella catena di fornitura per migliorare le prestazioni, mitigare i rischi e stimolare una crescita sostenibile.
Tutte le aziende si sono trovate d’accordo nel riconoscere EcoVadis come l’abilitatore per lo sviluppo di programmi di sostenibilità strutturati, possibili grazie anche a nuovi strumenti di misurazione e apprendimento come il Carbon Action Module e l’EcoVadis Academy.
Tavola rotonda: il coinvolgimento dei fornitori & il procurement sostenibile
Camille Messer, Key Account Executive di EcoVadis,
ha moderato una tavola rotonda con protagonisti Elena Carniglia, Group Sustainability Director di Guala Closure; Lidia Di Filippo, Responsabile Qualifica e Rating Fornitori di Acea e Vincenzo Bruno, Direzione Acquisti di Rete Ferroviaria Italiana.
Acea, una delle principali multiutility italiane, alla fine del 2020 ha adottato il modello EcoVadis, che prevede la valutazione delle performance dei fornitori nell’ambito della sostenibilità. I fornitori che decidono di essere valutati parteciperanno a una fase di assesment su 21 criteri CSR nell’ambito dell’etica, l’ambiente, i diritti umani e gli acquisti sostenibili. Acea basa da sempre il proprio business sulla crescita sostenibile, sull’ascolto degli stakeholder, sullo sviluppo sociale ed economico dei territori in cui opera e sulla tutela ambientale. L’impegno di Acea è di introdurre il rating EcoVadis come criterio premiante, per stimolare i fornitori a monitorare le loro prestazioni. La collaborazione nella filiera crea infatti un valore condiviso.
Anche
Guala Closure ha iniziato il suo percorso di sostenibilità undici anni fa con un programma quinquennale basato sui pilastri sociale, ambientale ed economico. Ha poi rivisto la procedura interna di valutazione dei fornitori su criteri come la qualità e la sicurezza ma anche etico sociali e ha chiesto loro di aderire alla piattaforma EcoVadis, al fine di realizzare una filiera di approvvigionamento sostenibile.
La struttura operativa all’interno della direzione acquisti di
RFI che si occupa dei temi della sostenibilità ha adottato un rating di sostenibilità già da qualche anno. Scegliendo il modello EcoVadis già nel 2016, RFI è stata una delle prime aziende che ha scelto di monitorare i fornitori e che premiasse i criteri CSR nelle gare e negli appalti. Maggior coinvolgimento e consapevolezza da parte degli operatori economici e maggiore competitività sono stati i benefici condivisi.
I racconti delle diverse aziende sono stati di grande ispirazione per comprendere come l’impegno sui temi della sostenibilità generi valore per tutti gli attori coinvolti e per l’intera società. Continuiamo insieme questo viaggio!